È da quando Antonio Ricci ha realizzato «Il corpo delle donne 2» (vedi L’argomento fallace de «Il corpo delle donne 2» e «Il corpo delle donne 2»: quello che i media non dicono»), che quasi ogni giorno Striscia la notizia menziona e sbeffeggia – direttamente o indirettamente – il lavoro di Lorella Zanardo.
Un chiodo fisso. Credo che Antonio Ricci si sogni Lorella Zanardo pure di notte. Lo immagino svegliarsi di colpo tutto sudato, con la tachicardia, come dopo un brutto incubo. Forse la stessa cosa capita ad altri di Striscia. Di sicuro capita a qualcuna delle ragazze e donne che ci lavorano. Perché?
I motivi dell’incaponimento personale di Ricci sono molto diversi da quelli delle donne che lo difendono, veline o non veline. Vuole l’assoluzione da parte degli intellettuali. Vuole smarcarsi dal trash televisivo in cui il suo nome è finito, vuole che si smetta di dire che «Drive in» è stato l’inizio dello sfruttamento del corpo femminile in televisione e che si torni a dire che le sue trasmissioni sono ironiche, postmoderne, metacomunicative, meta tutto.
Le veline devono giustificare la loro esistenza. Se anche per un solo secondo dovessero ammettere con se stesse che Lorella ha ragione, dovrebbero mollare tutto. Non ce la fanno.
La stessa Michelle Hunziker, molto avvantaggiata rispetto a una qualunque velina, non si può permettere di raccontarsi che sbeffeggiare il lavoro di Lorella Zanardo e Loredana Lipperini (pure con lei se la prendono) implichi una feroce contraddizione: come si fa ad aver fondato, assieme a Giulia Bongiorno, Doppia Difesa, che combatte la violenza e le discriminazioni contro le donne, e nello stesso tempo – nella stessa vita – prendersela con Zanardo? Non si fa. Non si può.
Questo spiega perché l’accanimento delle donne di Striscia possa essere anche più duro, aggressivo, acido di quello dello stesso Antonio Ricci: hanno bisogno di cancellare tutto ciò che Lorella Zanardo rappresenta per non starci troppo male. Hanno bisogno di negarla per esistere.
Questo spiega perché la troupe di Striscia che ieri notte ha teso un agguato a Lorella abbia mandato avanti Elena, una ragazza. Spiega perché Elena abbia cominciato a parlare parlare parlare. Senza smettere. E spiega l’abisso che c’era fra lei e Lorella, che invece cercava di entrare in relazione con la ragazza. Nel racconto di Lorella Zanardo, oggi sul suo blog:
Elena non mi lascia parlare, so che si usa così in tv. La guardo, voglio entrare in relazione ma lei non può, si vede che usa il metodo televisivo, parla veloce, accusa e non dà tempo per la replica. Nemmeno per un attimo provo fastidio verso di lei, per i mandanti sì, per la loro codardia.
Perchè non sono venuti loro? Uomini senza coraggio, così come si usa ora (continua a leggere il racconto di Lorella QUI).
Forse vedremo il «servizio» (servizio?) stasera a Striscia, forse domani. Chissà come sarà tagliuzzato e incorniciato. Chissà come si sente Elena, oggi. Io triste.
Elena Barolo, velina di Striscia:
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